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  • Immagine del redattoreFederica

Caro figlio, ti scrivo...



E' un tempo strano, in cui tutto e nulla può succedere.

Un tempo ora sospeso, ora accelerato, anche quando scorre al rallentatore.

In un tempo così, in cui i presagi sono forse più dei buoni auspici, ti auguro innanzitutto di avere sempre dei dubbi.

Guai se non esistessero più i dubbi, se tutto fosse (illusoriamente) certo, scientifico e validato!

Ti auguro di nutrire il dubbio, su tutto, tranne sulle granitiche certezze che vengono dal cuore.


Non ti auguro di avere tempo, ma di trovarlo.

Di fare spazio, di strapparlo a morsi, se occorre, ma senza rubarlo agli altri.

Spero cambierai mille volte idea, così da avere anche dei rimorsi, e forse qualche rimpianto. Spero potrai capire cos'è la libertà, prima di lottare per conservarla, recuperarla e donarla a chi vorrai.

Ti auguro di non smettere mai di cercare la tua voce, e, quando l'avrai trovata, di ascoltarla sempre. Ciò non vuol dire che le tue orecchie si chiuderanno a quelle altrui, magari contrarie: sto dicendo che non dovrai però mentire a te stesso.

Ti auguro di accontentarti, ma senza adattarti.

Di lottare per ciò che ritieni giusto, e un giorno magari renderti conto che era sbagliato.

Non importa: ti auguro tanto bianco, il bianco di una pagina vuota, tutta da scrivere, il bianco che racchiude tutti i colori, il bianco delle infinite, meravigliose possibilità che ti si profilano all'orizzonte.

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