Ne è passata di acqua sotto ai ponti, dal mio ultimo articolo, come si dice...
Purtroppo, da mamma-a-tempo-pieno-che-tenta-di-fare-anche-qualcosa-d'altro, almeno durante i pisolini del figlio, le occasioni languono, e gli ultimi mesi hanno in effetti visto l'emergere di nuovi progetti, che hanno preso il sopravvento su quello del blog.
Progetti sempre legati alla scrittura, ma in una declinazione diversa, e per certi versi inattesa.
Posso infatti ormai dire che quest'anno vedrà la pubblicazione del mio primo albo illustrato, basato su una storia rimasta nel cassetto per quasi nove lunghi anni; la scrissi infatti durante gli ultimi mesi di frequenza all'università, quando tutto - o quasi - sembrava possibile, appena prima di discutere la tesi di laurea.
La vita "vera" ha poi preso il sopravvento, col lavoro, nuovi orizzonti più o meno radiosi, ma soprattutto la "necessità" di trovare il proprio posto, una volta per tutte.
Da allora, i rivolgimenti non sono mancati, ma l'importante è non averli mai subiti, bensì vissuti e anzi cercati.
Fra questi il fatto di diventare mamma, che ha sicuramente impresso un "nuovo corso" alla mia esistenza, che all'inizio pensavo fosse stata stravolta, ma che invece, ho poi compreso, è stata piuttosto "svelata".
Posso dire con un buon margine di certezza che, se non fosse andata così, quella storia non sarebbe mai uscita dal cassetto, nè molte altre sarebbero mai nate.
Nè avrei trovato - finalmente - qualcosa di cui scrivere, e per cui farlo con passione e dedizione, trovando il coraggio e la disciplina necessarie per inseguire un sogno.
(IMMAGINE TRATTA DA "IL MONDO TI ASPETTA" di Kobi Yamada e Gabriella Barouch, Terre di Mezzo Edizioni, 2020)